“Maestre, ma non
sarebbe il caso di rimandare il viaggio?”
Con queste parole venivamo accolte io e la maestra Patrizia
da mamme e papà molto preoccupati per le condizioni avverse del tempo,
all’appuntamento in piazza a Terreti, mercoledì mattina alle 7.30, prima di
partire per la meta tanto desiderata dai
nostri bambini: Tropea.
In effetti le condizioni atmosferiche non lasciavano
presagire nulla di buono: vento tempestoso e freddo, nuvoloni neri che sembrava che da lì a breve sarebbe scoppiata
una tempesta.
Cosa che è puntualmente accaduta nella nostra città, ma
quando già noi insegnanti e alunni di Terreti e Ortì, “turisti per un
giorno”, accompagnati dal nostro dirigente scolastico, eravamo nei pressi di
Paravati, sulla strada verso Tropea. E mentre ci trovavamo riuniti in preghiera davanti alla tomba della
beata Natuzza Evolo, tempestive giungevano numerose le telefonate dei genitori
che volevano notizie sul viaggio.
E meno male che, giunti in quel luogo di
preghiera, avevamo avvisato i bambini di spegnere i loro telefonini…!!!
Ma eccoci giunti,
dopo ancora una buona mezz’ora di viaggio, al tanto atteso museo dei presepi,
delle scienze e degli antichi mestieri
di Calabria, a Tropea (http://www.ilfaropresepi.it/)
Il telegrafo |
Presepe con i pastorelli più piccoli al mondo |
Qui, lo stupore è stato davvero enorme: nel settore scientifico abbiamo potuto
ammirare riproduzioni di diverse
scoperte, dalla pila di Volta al parafulmine al telegrafo ai mezzi di
locomozione; tra i tantissimi presepi provenienti da tutto il mondo, abbiamo
visto quelli che sono entrati nel guinnes dei primati per essere stati
realizzati con i pastorelli più piccoli al mondo, ad esempio dentro il guscio
di una conchiglia; ma il settore più interessante e stupefacente è stato quello
degli antichi mestieri dove sono esposte oltre un centinaio di statue animate, tra uomini e donne che raffigurano gli umili mestieri quasi
scomparsi della regione Calabria, così come potevano essere nei primi anni del
'900, intenti al proprio lavoro.
Il lanternaio |
L'ombrellaio |
Provate ad immaginare la meraviglia di alcuni bambini, quando, nel
rammentare un progetto extracurricolare realizzato un paio di anni fa, durante il quale avevano
studiato gli aspetti antropologici del loro paese, si sono ricordati che anche
a Terreti esistevano anticamente i mestieri dell’accendi lanterne,
dell’ombrellaio e del lustrascarpe. Quelle statuine erano lì, davanti a loro, rese
realistiche grazie a sofisticati meccanismi
di animazione,che gli mostravano come un
tempo, ad esempio si illuminavano le
strade accendendo gli stoppini delle
lampade ad olio, oppure si aggiustavano gli ombrelli rotti o si lustravano le
scarpe per la strada. Esperienza
esaltante, ragazzi! La giornata è continuata con una piacevole sosta al
ristorante, dove siamo giunti tutti affamati, e con una passeggiata, nel pomeriggio nel centro storico di Tropea, fino al famoso affaccio sul meraviglioso mare
color smeraldo, fiore all’occhiello della nostra Calabria. Rientro a casa in serata, stanchissimi ma molto contenti della esperienza fatta.
Al prossimo post. Ciao!
Maestra Mary
Il meraviglioso mare di Tropea |
Con la pluriclasse |